"Vajont - per non dimenticare"

 

10 agosto 2023

Con l’avvicinarsi del 60° anniversario della strage del Vajont (9 ottobre 1963), abbiamo colto l’occasione di fare due giornate formative con il coinvolgimento del “Gruppo Giovanile” sulle catastrofi antropiche, percorrendo così le fasi che hanno portato alla strage del Vajont.

La prima parte si è svolta in sede con la collaborazione del dott. Mauro Scroccaro che ha fatto una panoramica sulle attività delle due giornate e con la proiezione del monologo teatrale del 1993 dell’attore Marco Paolini.

La seconda parte, sempre sotto la sapiente guida del dott. Scroccaro, si articolata in un percorso sui luoghi della catastrofe che ha visto da prima la visita alla diga del Vajont, ove sono ancora ben visibili oggi gli effetti della disastrosa frana, per poi recarsi al “Centro Visite – La Catastrofe del Vajont” di Erto e Casso, il Centro Visite è uno tra i più importanti e completi centri di documentazione sul disastro del Vajont e valido punto di riferimento per studi e ricerche, ospita tra l’altro una raccolta di foto d'epoca. Il percorso conduce indietro nel tempo alla scoperta di tradizioni, usi e costumi della gente del Vajont prima del tragico evento del 9 ottobre 1963, fino ad arrivare alla fatidica notte quando l'immensa frana si staccò dal monte Toc e precipitò nel lago artificiale scatenando la furia dell'acqua che causò 2000 vittime.

Il pomeriggio si è concluso con la visita alla ex centrale idroelettrica “Antonio Pitter” posta a Monreale Valcellina, la quale forniva la corrente elettrica per Venezia. Lo scopo primario di queste due visite si sono incardinate sul concetto di opere effettuate con l'intento speculativo (Vajont) e opere effettuate con consapevolezza della loro bontà (Monrale Valcellina).

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